venerdì 26 febbraio 2010

Evolversi nel ghiaccio

Una volta, quand'ero piccolo, pensavo che i popoli che si erano evoluti di più (vedi gli occidentali) fossero geneticamente più dotati degli altri. Oggi come oggi ho in parte cambiato idea, alla luce di alcune letture e di alcune considerazioni che mi hanno aperto gli occhi. Certo, rimango della stessa opinione per quanto riguarda popoli come gli esquimesi. Voglio dire, se nasci nel ghiaccio, che ci rimani a fare? Cosa ti adatti? Vattene, cerca un posto migliore, tanto peggio di così cosa può accaderti? Finire come spettatore in una puntata di "OK il prezzo è giusto" a urlare "Cento Cento?"... be' forse sì, ma lì te le vai a cercare e quindi vuol dire che la natura t'ha messo oltre al ghiaccio intorno pure la sabbia in testa, perciò...

Però per altri popoli ci sono spiegazioni più sottili. Ad esempio i messicani. Se uno legge un libro di storia, ti dicono "arrivarono gli europei e li massacrarono tutti (bella civiltà) perché gli europei avevano la ruota e altre conoscenze che a quelli mancavano". Uno immediatamente penserebbe "ammazza che imbecilli sti messicani, manco una ruota so riusciti a inventà e quando gliel'hanno fatta vedere so stati capaci solo di farci la tesa del sombrero". Poi però ho approfondito la cosa e ho capito che quelli non avevano la ruota perché non gli serviva, dato che là mancavano gli animali adatti al traino.
Ecco, ancora una volta le condizioni ambientali erano determinanti per l'evoluzione di un popolo. Evoluzione che poi noi giudichiamo sulla base della strada che abbiamo preso, evitando di considerare tutte le altre direzioni possibili ma scartate lungo il corso della storia, per questo o quest'altro motivo (leggasi desiderio indomito di sopraffazione). Insomma ci vuole culo. E chi giudica dev'essere sempre ben disposto e tollerante, perché alla fine tutti qua stiamo (esquimesi esclusi, loro stanno "là").

Quindi, non voletemene se non giudico imbecilli dei ragazzi svedesi alticci che con -15° non trovano nulla di meglio da fare la sera che scavare delle tane in mezzo ai mucchi di neve che trovano per strada... evidentemente è un fattore propedeutico a qualche forma di evoluzione...

9 commenti:

  1. Riesci a dirmi/ricordarti cosa c'è scritto su quel cumulo di neve?

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  2. Non so... cykel significa bicicletta. "Fex" (se quello c'è scritto) non saprei... sarà un modo di dire giovine :)

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  3. Ma poi ci si ficcano dentro quelle tane??
    Ma è assurdo!!! :-D

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  4. Sì ho visto che entravano e facevano non so che. Diciamo che erano piene di lattine di birra vuote :D

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  5. Beh dai, meglio così che ciò che accadeva sotto casa dei miei quando ancora c'era l'Ice Bar (sponsor Absolute Vodka). Un locale interamente costruito di purissimo e trasparentissimo ghiaccio fatto di acqua di qualche fiume svedese proprio mi pare.

    I ragazzini di cui parli tu si infilano nelle tane, a Milano i ultra 40enni - specie se stranieri, Scozzesi sopratutto, usciti dal locale a notte fonda, ubriachi, entravano nel parco giochi dei bambini a pisciare, vomitare, cantare, urlare sotto gli occhi di tutti :-)

    Che belle cose...

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  6. Sì be' anche qui si ubriacano fortemente nel fine settimana e poi lasciano cocci e residui semiorganici ovunque. È un'usanza (barbarica) di questi popoli del nord, che purtroppo stiamo importando anche noi.
    Diciamo che questa riportata qui è solo una simpatica goliardata :)

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  7. Dalle tue descrizioni lo penso anche io. Tuttavia quest'inverno, in Estonia (se fai una ricerca troverai sicuramente qualcosa), pubblicizzavano pale da neve direttamente per mezzo di scritte su cumuli di neve ed è solo uno dei tanti episodi. Quale migliore occasione per promuovere un prodotto per mezzo della sua funzione d'uso? ;)

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  8. sembra che ci sia scritto "CYKELBOX", that means DEPOSITO BICICLETTE.
    bobo e Pia

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