mercoledì 14 ottobre 2009

PULCIKEA


Sono passato dall'IKEA della Bufalotta all'IKEA della Bulltofta. Non è un gioco di parole della Settimana Enigmistica, ma evidentemente una realtà che non rinuncia a perseguitarmi! :)
Però – aggiungo purtroppo – ancora per poco potrò vantarmi di questo curioso semi-anagramma, perché, ahimé, la mitica IKEA della zona chiuderà i locali per trasferirsi altrove...


Queste foto sono una testimonianza rarissima (forse unica) di un'IKEA ancora aperta al pubblico, ma praticamente ormai chiusa, deserta, ignorata e abbandonata dai clienti (e anche dalla mercanzia). Lunghi pavimenti circondati da scaffali vuoti, pretestuosi oggetti impilati su colonne come simulacri di antico design scandinavo, orridi bicchieri in vetrina, scampoli di tessuto di risulta a prezzo stracciato, pacchi di abat-jour in vendita al prezzo di un chewing-gum. E ancora orologi di dubbio gusto attaccati a pareti scrostate, lavagnette per scrivere su cui è vietato scrivere, secchi per l'immondizia stiliti cui fanno da contrappunto carrelli di feltrini, mega ciotoloni di vetro per insalate giganti ancora impacchettate! Insomma, il mercato delle pulci di IKEA: tutta quella roba che facevano prima a svendere (o almeno a provarci) che a trasferirla altrove... Un vero e proprio Paese di Bengodi del kitsch e del superfluo, a un prezzo che se ci rientrano dell'inchiostro usato per scriverlo, è già tanto!

Beh, guardate perché penso non avrete più molte occasioni di vedere una PULCIKEA :)

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