Una gita a Malmö ogni tanto va organizzata, se non altro per ricordarsi com'è fatta una vera città con le macchine, le strade, le buche per le lettere e tutto. Oddio, non che Lund sia un romito luogo abbandonato da Dio e dai santi, tutt'altro, ma decisamente ha una dimensione da cittadina universitaria di dimensioni ridotte e tutta ciclabile, che è molto più a misura d'uomo di qualsiasi posto in cui io abbia mai vissuto. Il salto da Roma a Lund è stato scombussolante sotto questo punto di vista. Ma i vantaggi sono milioni e gli svantaggi, beh... finora non ne ho trovato nemmeno uno. Vivere a 300 metri dal centro è una figata pazzesca, si arriva ovunque a piedi, se si vuole uscire di casa la sera non si è costretti a utilizzare mezzi propri, né tornare con autobus malfamati. Inoltre ogni cosa è a portata di mano, il supermercato chiude alle 22, gli uffici che servono sono vicinissimi, a due passi insomma c'è tutto ciò di cui uno possa aver bisogno. Non rimpiango minimamente la mia vecchia periferia dormitorio.
Insomma, tornando al punto, Malmö non è una grossa città (circa 275mila anime, meno del IV Municipio di Roma), ma è la terza della Svezia per popolazione e quindi ha pienamente il diritto alla dignità di "metropoli", almeno per i canoni del luogo.
Malmö, a quanto si dice, venne fondata come porto privato dell'Arcivescovo di Lund intorno al 1275. Oggi i ruoli si sono invertiti, e la prima conta il doppio degli abitanti della sua vecchia fondatrice, che però può vantare una storia più lunga e decisamente più blasonata.
La città dà sul mare e il fattore di maggior notorietà è sicuramente il ponte sull'Öresund, che la collega direttamente a Copenaghen. Il ponte è una costruzione imponente lunga circa 16 km, con strada e ferrovia, che connette due nazioni al "modico" prezzo di 38 euro per un passaggio solo andata con una macchina utilitaria...
Io purtroppo ci sono passato di sera, quindi le foto sono quel che sono...
Per foto migliori guardate qui: http://it.wikipedia.org/wiki/%C3%98resundsbron
L'altra costruzione nota della città è il Turning Torso. Un palazzo curioso che si "avvita" verso l'alto dando sì l'impressione di voler cadere, ma di volerlo fare con grande classe...
Non poteva mancare una nota sociologica di quelle che piacciono tanto a me...
Guardate che belli i WC pubblici di Malmö... Ilana, abituata al costume italiano, pensava che le porte fossero chiuse (tutte e 3) perché rotte, e ha provato ad entrare. Ovviamente, dato che le cose in genere qui funzionano, era solo occupato e il risultato è stato quello che potete immaginare...
A riprova del fatto che la Svezia non perde l'abitudine di presentarsi come devota alla natura, va sottolineato che ci siamo imbattuti in un gruppetto di anatre che, prendendosi tutto il loro tempo, stavano attraversando il Raccordo della città... :D
E questa è stata una delle due volte in cui mi sono imbattuto in una coda di traffico qui in Svezia :)
venerdì 3 luglio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Non mi ci freghi, le paperette le hai aggiunte tu con Photoshop. :P
RispondiEliminaChe tenerissime le papere! Anch'io sarei stata li a fare coda! ^___^
RispondiEliminaVivere in una città a misura d'uomo sembra quasi un'utopia qui.
E lo dice una che abita in Brianza. In mezzo alla natura si ma solo per il 30% del territorio. :(
Questo è uno dei post che mi son piaciuti di più ^_^
RispondiEliminaÈ strano, cerco di "immedesimarmi" in un contesto a me così estraneo. Son contenta che tu ti sia ambientato e che trovi solo vantaggi e nessuno svantaggio.
Personalmente per chi come me è abituato a Milano (che è cmq ben più piccola di Roma) e voialtri a Roma, credo sia impossibile immaginare una città a misura d'uomo. Le città così grandi non lo sono e credo che nn lo saranno mai in quasi tutto il mondo. (parlo di quelle davvero grandi, eh).
Io non capisco tutto il lamentarsi di questa cosa: alla fine lo sai che la città è così. Se nn ti piace vai a vivere altrove. Dove le cose sono ancora a dimensione umana. A me piace stare in città. Ma non disprezzo anche altro.
Alla fine a volte penso a Firenze, che per dimensione per me è un "paese": è un casino di invibilità peggio che Milano e Roma viste le sue dimensioni e numero di abitanti. E pensare che potenzialemte potrebbe essere gestita per essere vissuta a misura d'uomo...
Vabè la smetto con questo delirio... le oche sono bellissime! ^_^
Io non ho capito la storia del bagno... che è successo a Ileana? ^__^
RispondiEliminaBeh, Angel-A più o meno quello che succede a chi apre la porta ad uno che sta al bagno ;)
RispondiElimina@Dama: Il problema delle grosse città è che diventano agglomerati urbani in cui in tutta la zona periferica non c'è assolutamente nulla. Milano è molto più raccolta come città, Roma è dispersiva. Per arrivare al centro io avrei dovuto fare minimo 15 km... impossibile vivere in questo modo veramente la propria città. Qui, tutto è più "vicino" in tutti i sensi :)
Ti invidio!... Io non abito proprio a Roma, ma vicino, e gli spostamenti sono un inferno, mi portano via un sacco di tempo e ormai ho imparato a fare un sacco di cose nelle mie "trasferte": leggo, ascolto musica, scrivo, osservo la gente, se posso fotografo di soppiatto.
RispondiEliminaDella metropoli temo di prendermi il peggio, e di sicurezza non ce n'è tanta.
Forse anche sotto questo punto di vista stai messo meglio... ;-)
Beh considera che prima per andare al lavoro facevo 30km in macchina la mattina. E la macchina non ti consente nemmeno di leggere, fotografare o disegnare. Lasciando stare che ora lavoro a casa, cmq anche se dovessi andare a lavorare fuori penso ci arriverei facilmente in bici :)
RispondiEliminapensa che da queste parti neanche Varese coi suoi 82.000 abitanti si può definire granchè a misura d'uomo... -.-
RispondiEliminaA Roma ci son stato una sola volta e della città ho visto poco, però ricordo che mi ha inquietato il modo per me quasi assurdo in cui era costruita la periferia. Dove abitava il mio amico era un quartiere di costruzione recente: alcuni condomini con parcheggi e un paio di strade, un bar e qualche negozietto e tutto attorno il vuoto. C'è giusto vicino un centro commerciale e l'imbocco dell'autostrada, fa parte della città eppure sembra un'isola a sè senza però una sua autosufficienza.
è difficile da spiegare a parole l'immagine, ma per me che come riferimento ho la zona Varese-Milano con la sua continuità da città a città era qualcosa di inquietante... Alieno in un certo senso °_°
P.S.
Però in compenso l'appartamento era carino e la compagnia perfetta :)
Nel mio piccolo (a Treviso) ti capisco, abituati all'hapax del piano urbanistico di Roma, dove ad esempio per andare ad un appuntamento devi muoverti MINIMO 30 minuti prima del dovuto, ritrovarsi in un posto dove puoi uscire di casa e star tranquillo che in 10 minuti sei dal lato opposto della città è un lusso non da pochi...
RispondiEliminaE poi... BÒNE LE PAPERE! Le hai cucinate allo spiedo o al coccio? XD
Quack! ^__^
RispondiEliminaQuesto blog è veramente stupendo, complimenti!
RispondiEliminaRiguardo al passaggio Roma-posto dove sei ora, credo che in effetti la Svezia sia molto più bene organizzata e vivibile. C'è da dire che contro un'area che è 4-5 volte quella dell'Italia gli abitanti sono circa un sesto, per cui CE CREDO che poi vai alla posta e non trovi casino ^^.
L'unica cosa a cui non potrei mai abituarmi è il freddo: per me già qui a Roma d'Inverno si vive malissimo, lì su temo che non uscirei più di casa e dopo un po' morirei.
Insomma ogni posto ha i suoi pro e i suoi contro... poi in Italia hai resistito 30 anni, vedremo se tra altri 30 ti piace ancora più la Svezia!
Simone
Attendiamo news... nuove chicche da inviato specialissimo... XD
RispondiElimina