Beh sì ci sono state anche qui... col mio aggiornamento letargico arrivo con 10 giorni di ritardo, però l'importante è arrivare, no?
Insomma, anche qui in Svezia si votava per il Parlamento europeo, quel luogo in cui personaggi di ogni fatta vanno mensilmente a esercitare la professione in cui meglio riescono: sfilarci di tasca i soldi.
Ma non è per questa cosa (che mi rende anche un po' nervoso) che scrivo questo post. È invece per segnalare l'incredibile fatto che qui in Svezia (più precisamente ero a Malmö, nel centro commerciale Entré) non si vota (solo) in vecchie scuole cadenti dall'odore di formica, ma anche in luoghi pubblici, come - per l'appunto - un centro commerciale!
Di fronte a questo fatto vari possono essere gli approcci, trovate il vostro:
Centrista: "Il centro commerciale è un luogo apparentemente frequentanto da un notevole numero di persone e come tale, opportunamente allestito e controllato, e stabilite le necessarie misure di sicurezza a tutela della sacralità del voto e dell'assoluta garanzia di anonimato nell'espletamento delle operazioni ad esso collegate, può in certi casi essere tenuto in considerazione come qualificato per la messa in atto della suddetta funzione, sempre garantendo a tutti la possibilità di continuare, del pari, a poter votare nelle sedi classiche. In questo modo il Centro commerciale diventa un sostegno al flusso elettorale che però non si sostituisce alla consueta sede, garantendo a tutti possibilità eque e soddisfacenti".
Sinistra moderata: "Votare in un centro commerciale è un ulteriore passo verso lo svilimento delle pratiche istituzionali. Ormai la destra ci ha abituati a questa viziosa identificazione della politica con il commercio, come se anch'essa si riducesse al rango di 'prodotto da vendere' a poco prezzo. Questo ci dispiace perché il cittadino è portato a vedere sempre meno la distinzione tra merce e ideologia, col risultato di propagandare come migliore la scelta più economica, che spesso coincide, per rimanere nel paragone da supermercato, con quella meno qualitativa. In ogni caso, per rispetto verso le istituzioni, ma anche per far sentire il nostro NO forte ma responsabile, andremo a votare nei centri commerciali, convinti però che le vie da intraprendere siano altre, che restituiscano al cittadino l'immagine di una politica virtuosa e non affaristica".
Sinistra radicale: "Cioè, votare nel centro commerciale, è un ulteriore sistema del grande capitalismo per conquistare ogni spazio ideologico di potere. Ormai non ci fanno più vedere la realtà se non attraverso uno schermo di ipocrisa monetaria. Mentre voti devi pensare sempre al profitto. Non è questa la politica che vogliamo, non è questa la nostra idea di lotta sociale. Andate a votare per noi, ma mentre andate tappezzate il centro commerciale di questi adesivi di contestazione. Per un popolo libero, anche dalle vertigini del consumo!".
Destra affaristica: "Per noi le cabine nel centro commerciale sono una grande idea, rappresentano un grande risparmio per i cittadini, un'innovazione sulla strada della novità e del progresso. Anzi, per noi si poteva votare pure nei cessi, che sicuramente sono democratici perché li usano tutti. Quindi, andate a votare, dove vi pare, ma basta che votiate per noi!".
Destra sociale: "Il centro commerciale fa schifo, come fa schifo questo mondo che hanno costruito le sinistre con la smania di progresso. Torniamo a votare nelle Opere Nazionali e basta con queste scale mobili che non sai mai dove mettere i piedi quando sei arrivato in cima. Diciamo di no a questo falso progressismo che ci spinge in un baratro di assenza di valori, di rispetto e di punti di riferimento per la società, per la vita e per la famiglia!".
Movimenti indipendentisti: "Va benissimo votare nei centri commerciali, ma a patto che ognuno costituisca poi il proprio Parlamento e si renda repubblica indipendente. E non ci rompete più le palle con queste domande inutili".
Monarchici: "I centri commerciali sono del Re, per forza... quindi chi va lì vota per il Re. Viva il Re!".
Bene, se vi siete riconosciuti in qualche profilo... preoccupatevi!
mercoledì 17 giugno 2009
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fantastico! :D
RispondiEliminabene :*
A me pare semplicemente una ottima idea.
RispondiEliminaIo voterei SOLO nei luoghi pubblici, senza bloccare un pubblico servizio come la scuola. Mio figlio non è andato a scuola per tre giorni, per colpa delle elezioni.
Capirai, pure se non vanno a scuola tre giorni sai che cambia... tranne per i genitori, che se li ritrovano tra le balle! :D
RispondiEliminaCmq arriverà il giorno che voteremo tutti attraverso il nostro iPhone.
I risultati potranno essere manipolati ancor più facilmente di adesso, ma almeno si risparmieranno un sacco di quattrini.
Che i nostri politici potranno usare per dotare di UZI 9 mm i vigili urbani, che si mettono a frignare come bambini ogni volta che qualcuno gli ficca un dito nell'occhio (come meritano).
Hasta la vista.
Ahahaah! Teo come ti sono venuti in mente certi profili!
RispondiEliminaA me piace l'idea, perché di sicuro i centri commerciali, che in Italia sono sempre affollatissimi specie nei we, ridurrebbero - credo - lo scarso afflusso alle urne che si verifica nei bei we soleggiati in cui si vota.
Però mi chiedo: la struttura deve essere parecchio diversa dalla nostra. Cioè tu puoi votare OVUNQUE? Non hai un seggio a cui sei assegnato? Con la solita compilazione (cartacea) del tutto? Sono + avanzati in Svezia?
Non mi piacerebbe votare nei centri commerciali, ma più che altro perché non amo i centri commerciali in sé in quanto luoghi di un certo tipo, e quindi il renderli protagonisti anche in queste occasioni è una cosa che eviterei.
RispondiEliminaIn realtà, a parte questo, non importa, e mi va bene votare ovunque...basta che si voti. Chi ha detto che si debba fare solo a scuola?
ciao :)
Cetri commerciali "luoghi di un certo tipo"??
RispondiEliminaMassì! Andiamo a votare nei sexy shop!
Bah...
si, non mi piacciono i centri commerciali in quanto luoghi incasinati, finti e sintetici, pieni di gente che spesso non è lì per comprare ma per passare il tempo dato che non sa dove altro andare.
RispondiEliminaNon amo i centri commerciali come centro di consumo e di ritrovo, non amo andarci, non amo passarci il tempo e ci vado solo per necessità, quando non posso farne a meno o mi viene comodo - senza per questo crocifiggere o sputare sopra chi ci va.
se per te è un problema questo, non so cosa dirti.
forse parli ancora del pisello come "robo di un certo tipo", e dei sexy shop come "luoghi di un certo tipo", è per questo che mi hai fraintesa?
mi dispiace, veramente, se vuoi ci vediamo e ti faccio un corso.
Anziché "luoghi di un certo tipo" bastava mettere questa spiegazione prima, perché - generalmente - per luogo di un certo tipo si pensa sempre a cose tabù, o volgari o di malcostume ecc.
RispondiEliminaNon era un FRAINTENDIMENTO, ma una richiesta di spiegazione.
Mai detto che sia un problema.
E vedi di farti meno pippe mentali.
Dai, vediamoci! Così mi dimostri le tue abilità artistiche nel disgnare i piselli che ti piacciono tanto e di cui tu, al contrario di me, sei una grande esperta!
Chi definisce i centri commerciali "luoghi di un certo tipo" un po' snob lo è di certo...
RispondiEliminaPerché, che avete contro quelli/e che frequentano i centri commerciali??
RispondiEliminaIo ci vado, forse perché di fatto hanno preso il posto delle piazze e dei ritrovi nelle città, sono più sicuri delle strade, c'è l'aria condizionata, d'inverno non ci piove...adesso vuoi etichettare tutti quelli che ci vanno come decerebrati che non sanno che altro fare?!?
E tu che fai di così intelligente??Dicci, facci sapere...
Le generalizzazioni sono sempre stupide... e chi si mette al di sopra degli altri è sempre piuttosto patetico... nulla di personale, eh... ^__^
RispondiEliminaBacio Matteo
e ti pareva se non intervenivano tutti quelli che amano i centri commerciali a difendersi...come se io avessi attaccato qualcuno...ragazzi mi ritiro non posso competere :D
RispondiEliminadama arwen, si, mi piacciono i piselli. oltre ad essere vero naturalmente, lo dico per traumatizzarti, godo all'idea che non dormirai stanotte dopo le cose sconce che hai letto qui.
p.s. se interpreti l'espressione "luogo di un certo tipo" come un riferimento ad un tabù o ad una cosa volgare, devi farti vedere da uno bravo.
RispondiEliminaCurami tu!
RispondiEliminaSei tu che hai montato su tutta sta cosa.
E per fortuna i piselli piacciono anche a me.
Solo che a differenza di te io mi ci posso trastullare, mentre te no, e dal tono in cui rispondi si capisce.
Porca paletta, io non capisco perché a me non possa fare strano l'abbinamento "luogo di un certo tipo" con centro commerciale.
O devo avere il cervello come il tuo?
Ah!
A me i centri commerciali NON piacciono.
Devo smetterla di prendermela con le cerebrolese...
RispondiEliminaAh! Il Sex Sade di Via Tadino è favoloso!
favoloso? si? brava, continua ad andarci che ti fa bene.
RispondiEliminano non devi avere un cervello come il mio, figurati, non lo sopporteresti.
niente di personale, ah, e visto che secondo te questa cosa "l'ho montata su tutta io", la smonto pure, e la chiudiamo qui dai, non vorremo riempire di piselli il blog di matte eh? ;D ciao!