Nel nord della regione dello Skane, qui in Svezia, c'è infatti un villaggio nominato Nimis che fa parte di una sedicente Ladonia, proclamatasi qualche anno fa "Stato indipendente dalla popolazione di zero persone".
La storia è singolare. Un tal Lars Vilks, un artista, nel 1980, cominciò a costruire delle grosse installazioni in legno ad uso abitativo (una sorta di palafitte realizzate a casaccio) su una spiaggia virtualmente inaccessibile da terra, nascosta da una montagna proprio a picco su di essa. Venuto a conoscenza del fatto, il governo svedese ordinò la distruzione delle "case" realizzate su terreno evidentemente non edificabile (e ci credo, sono tutti scogli!). Da lì in poi partì una battaglia legale decennale, con Vilks che sosteneva che fossero opere d'arte, mentre il governo insisteva sulla loro funzione abitativa e in ogni caso sull'irregolarità delle installazioni. La controversia si "risolse" nel 1996 con l'autoproclamazione del luogo come "Stato indipendente". Ovviamente la cosa è una forzatura, visto che nessuno vi abita, non vi è alcun servizio (nemmeno un wc), non vi è ovviamente moneta né organizzazione statale e le tasse sono "contributi liberi all'opera di Vilks". L'unica cosa che c'è, oltre alle palafitte, è una originalissima bandiera che ricorda vagamente quella libica.
Credo che a questo punto la Svezia abbia abbastanza rinunciato a combattere la Ladonia, forse anche in virtù del potenziale turistico che rappresenta.
Prima di raccontare però la nostra avventura, occorre una premessa. Io e Ilana abbiamo condiviso questa bella gita con due simpatici amici, che però hanno il grandissimo (per noi) difetto di essere degli appassionati di sport. Sono trekker, climber, ciclisti da 100 km al giorno e lui fa pure la 24h di rollerblade. Sportivi fino alla nausea. In tema di preparazione atletica quindi non c'era paragone, e s'è visto. Due ironmen insieme a due panettoni nello stesso viaggio.
L'accesso alla zona è molto difficoltoso, quindi, mentre loro zompettavano agili da un masso all'altro, noi, come delle pere in bilico su un tavolo, caracollavamo cercando di non ruzzolare giù creando valanghe incontrollate. Il ritorno, con una salita del 50% di media MINIMO, era ovviamente un'incognita. A un certo punto pensavo che non avrei più rivisto la macchina. Ma ora faccio parlare le foto, che sicuramente dicono più di me.
Ultima traccia umana, un cartello... Attenzione. Ufficialmente il posto non esiste, quindi non è indicato dai cartelli. La nostra "pista" erano quelle N gialle abusive che vedete sul palo. Ogni tanto ne trovavamo una su un albero, disegnata su un sasso, attaccata a un uccello...
Comincia quella che si rivelerà una terrificante discesa
Siamo in alto e dobbiamo arrivare fino al mare...
La discesa si fa incredibilmente ripida. Potete apprezzare la leggiadria da camoscio di Jean Charles e l'evidente impaccio di Ilana, alla disperata ricerca di un appiglio
L'inizio di Indiana Jones (© Justina)...
...tra tunnel pericolosi...
...viste vertiginose...
... sentieri abbastanza intricati, creati dall'uomo (sì, un uomo folle, però)
E giù fino alla spiaggia di rocce...
La vista (meritata) delle installazioni, dal basso...
...e dall'alto (© Justina)
...e ovviamente i nostri amici salutano da lassù. Perché per loro le scalate non sono mai abbastanza. C'erano cinque installazioni e sono saliti in cima a tutte e cinque.
Ed ecco il ritorno. Se la discesa fu terrificante, immaginate da voi la fatica inimmaginabile
della risalita...
Comincia quella che si rivelerà una terrificante discesa
Siamo in alto e dobbiamo arrivare fino al mare...
La discesa si fa incredibilmente ripida. Potete apprezzare la leggiadria da camoscio di Jean Charles e l'evidente impaccio di Ilana, alla disperata ricerca di un appiglio
L'inizio di Indiana Jones (© Justina)...
...tra tunnel pericolosi...
...viste vertiginose...
... sentieri abbastanza intricati, creati dall'uomo (sì, un uomo folle, però)
E giù fino alla spiaggia di rocce...
La vista (meritata) delle installazioni, dal basso...
...e dall'alto (© Justina)
...e ovviamente i nostri amici salutano da lassù. Perché per loro le scalate non sono mai abbastanza. C'erano cinque installazioni e sono saliti in cima a tutte e cinque.
Ed ecco il ritorno. Se la discesa fu terrificante, immaginate da voi la fatica inimmaginabile
della risalita...
Per concludere, dopo una gita di questo genere, chiunque dotato di senno tornerebbe a casa e si sbracherebbe sul letto. Solo che noi non eravamo con persone dotate di senno. Infatti dopo il massacro (cosa sperare di meglio...) siamo dovuti andare alla ricerca di misteriose grotte, di cui a noi non fregava assolutamente nulla, ma che sembravano la loro nuova ragione di vita.
Nella ricerca delle grotte perdute, noi a un certo punto ci siamo fermati. Loro sono andati avanti e hanno anche trovato bei posti per scalare (!) e alla fine, davanti ai nostri occhi, sono riapparsi dal baratro che vedete qui sotto arrampicati a quella corda...
Dopo quest'ulteriore smacco abbiamo detto basta. Si torna a casa. La macchina è la nostra! :D
ATTENZIONE!
Per tutti quelli che mi verranno a trovare. Se vorrete, vi darò ampie indicazioni su come raggiungere il posto e come uscirne possibilmente vivi. Ma non vi aspettate nemmeno per un minuto che vi segua... Io ho già dato.
Se vi interessa approfondire l'affascinante argomento delle micronazioni vedete qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_delle_micronazioni
Se vi interessa approfondire la storia di Ladonia, c'è ovviamente il sito www.ladonia.net
Nella ricerca delle grotte perdute, noi a un certo punto ci siamo fermati. Loro sono andati avanti e hanno anche trovato bei posti per scalare (!) e alla fine, davanti ai nostri occhi, sono riapparsi dal baratro che vedete qui sotto arrampicati a quella corda...
Dopo quest'ulteriore smacco abbiamo detto basta. Si torna a casa. La macchina è la nostra! :D
ATTENZIONE!
Per tutti quelli che mi verranno a trovare. Se vorrete, vi darò ampie indicazioni su come raggiungere il posto e come uscirne possibilmente vivi. Ma non vi aspettate nemmeno per un minuto che vi segua... Io ho già dato.
Se vi interessa approfondire l'affascinante argomento delle micronazioni vedete qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_delle_micronazioni
Se vi interessa approfondire la storia di Ladonia, c'è ovviamente il sito www.ladonia.net
Mitico!
RispondiEliminaIn Sardegna invece c'è la Repubblica di Maluento.
Noi esseri umani siamo strani!
Guarda, verrei a trovarvi anche solo per questo! ^o^
RispondiEliminaPerò quelle "costruzioni" in legno non mi sembrano molto solide, sicuri che ci si può arrampicare a mo' di scimmia senza che vengano giù? o_O
Io non sono sportivo, però sono folle. Va bene uguale?
A me sembrano spettacolari! Vale la pena di venirvi a trovare, primo per voi, e secondo per questo posto ... ;)
RispondiEliminaIl posto è sinceramente incredibile. Sembra una di quelle attrazioni da Luna Park, solo che è reale :).
RispondiEliminaPer quanto riguarda la stabilità, è vero che sembrano molto pericolanti ma in realtà sono davvero solide. Come si può notare in alcune foto sono realizzate con decine di assi di legno grezzo intrecciate una sopra l'altra. Se se ne dovesse rompere una ce n'è sempre una seconda... e poi, il gusto se non dove sarebbe? :)
Ma è fighissimo!!
RispondiEliminaCerte foto sembrano dei disegni, per quanto sono degli scenari fiabeschi...
Madò fighissimo... questo è pazzo mi ricorda il fumeto BLAME ahahah.
RispondiEliminaCmq matte' tu rimani sempre la mia ballerina agile agile
Le prime foto delle pseudopalafitte non rendevano molto finché non fotografate nell'insieme nn mi piacevano!
RispondiEliminaIl mondo è più strano di quel che si pensi...
Ma stiamo scherzando???? nemmeno nei goonies si vedono certe cose!! però un grande applauso va a Matteo e Ilana che non si sono perduti di animo e si sono buttati in questa avventura!
RispondiEliminaGrazie, non credo cmq che ci tornerò. Ilana invece giura di sì... :)
RispondiEliminaSai cosa mi ricordano quelle costruzioni?
RispondiEliminaI trabucchi abbruzzesi :)
A Ortona ce ne sono molti, ormai in stato di abbandono. Sono grandi palafitte in riva al mare, all'apparenza instabili proprio perché assemblate con canne e legni disposti in apparente disordine. Venivano usate dai pescatori per tendere le reti :)
Da lontano, fanno l'effetto di grandi crostacei :D
Capisco cosa intendi, ma ti assicuro che sono completamente un'altra cosa. Anche perché sono di tronchi e si possono scalare facilmente e all'interno sono pieni di gallerie. Una cosa che non avevo mai visto né sognato :)
RispondiEliminaSimpaticissimo! :))
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