martedì 7 giugno 2011

Fino in Norvegia, passando per Capri

Mi piace viaggiare. Viaggiare è educativo, è rilassante, è divertente (e, oserei dire, un tantino adiacente). Apre la mente e fa conoscere cose nuove, per quanto in effetti di "nuovo" ci sia sempre meno, con questa globalizzazione che avanza... signora mia.
Lo scorso weekend lo abbiamo passato nella rinomata zona svedese che va da Göteborg (e non fate i villici, leggetelo Jøeteburi come farebbe Ingmar Bergman e non Ghotebork come Bombolo...) al confine con la Norvegia.


Una parte di costa raffinata, abitata da gente "bene" e da pescatori, un incrocio fra un paesino greco, Portofino e Ladispoli – ma più Ladispoli – senza però potersi fare il bagno. È là che i due mitici bracci di mare del Kattegat e dello Skagerrak, che tante gioie mi diedero sin da quanto alle elementari si faceva nell'intervallo il "gioco della cartina", si intersecano. È là che sorge la seconda città più grande del Regno ed è là che io e Ilana ci siamo rilassati giocando a minigolf come degli undicenni qualsiasi e provando l'ebbrezza di varcare il confine norvegese, come due piemontesi dell'entroterra altrettanto qualsiasi.

Insomma, ci siamo divertiti un sacco a...

...andare in barca verso l'isola meno accogliente dell'universo. Praticamente un sercio ventoso in mezzo al mare.

Un'isola talmente inospitale che Ilana, molto hitckockianamente, non ha perso occasione di farsi attaccare da un gruppo di gabbiani veramente inviperiti.... In ogni caso abbiamo avuto l'onore di vedere il faro che cresce sull'isola più grande (della zona).

Notate in alto a sinistra il gabbiano in picchiata su un'Ilana ormai in fuga

Che dire poi dello spasso di visitare l'ennesimo sito di piccoli menhir "a barca" presenti in Svezia? Sono affascinanti nella loro antichità. Risalgono infatti ben al 600 d.C.... roba che l'Impero romano era già caduto da tipo 125 anni...

Però la luce era molto evocativa

Tutte visite inframezzate da gustosissime (senza ironia) parentesi culinarie a base di crostacei pescati freschi e venduti al dettaglio dai ristoranti...


"Guardate come sono vispo", sembra dire questo scampo

Come capita a tutti i bravi italiani all'estero, a un certo punto la nostalgia ha preso il sopravvento. Ricorderò sempre all'aeroporto di Riga levarsi nel silenzio una voce roca da italiano pensionato in vacanza "CE LO FACCIAMO UN CAFFÈ?" - cui ovviamente seguiva la classica replica femminile "EH MA CHISSÀ COME LO FANNO QUI...". Beh, insomma, anche noi non sfuggiamo a questo provincialismo di maniera e - visto che al confine con la Norvegia c'era un posto che si chiamava Capri - non siamo riusciti proprio ad evitare di farci 90 km per andarlo a vedere. Eccolo qui: se aggiungete alla foto una spiaggetta, un parcheggio e una fazenda disabitata e vagamente inquietante, avete tutto il Capri svedese. Carino però.


Dopodiché, stanchi della monotonia e vogliosi d'avventura, abbiamo deciso di fare un salto in Norvegia. Ma solo un salto e solo uno, perché la Norvegia è al top nella lista dei Paesi più cari al mondo, tanto da far concorrenza a Dubai credo, e l'acquisto anche solo di una Coca cola poteva essere fatale. Le frontiere non ci sono più, ma in compenso c'è un ponte, pretestuosamente messo lì solo per far pagare agli incauti avventori 2,5 euro ad andare e 2,5 a tornare. E così, anche stavolta la Norvegia m'ha fregato...

L'infame casello

...anche se ovviamente ho provato a aggirare l'ostacolo casello, parlando con l'opulento e biondissimo inserviente norvegese, cercando di rifilargli la scusa che avevo sbagliato strada e volevo solo fare inversione (il che alla fine era anche vero). Lui, impassibile, mi ha risposto "Non c'è problema, basta pagare per entrare e ripagare per uscire". Il nordico salace.


Però, appena entrati nella landa di Riise e dei troll, ho scorto un cartello che indicava nei paraggi una "fortress" come punto turistico. E mi sono detto "ah be', almeno ne è valsa la pena d'aver pagato, vedremo una vera fortezza d'epoca medievale norvegese, che si sa che questi ci sapevano fare e non a caso hanno dato vita a tantissime noiosissime leggende...". Dopo aver percorso qualche chilometro – fra lo scetticismo di Ilana sul fatto che io avessi interpretato bene il segnale a seguire cartelli, siamo infine arrivati a vedere la maestosa fortress: un'inospitale prigione di media sicurezza... ma che caz...

L'infame castello

D'altronde la lingua norvegese è pur sempre la lingua norvegese...

Tornati in Svezia, abbiamo fatto a tempo a goderci un caldo tramonto. E se credete che non sia vero che qui il sole cala più tardi che da noi in primavera, beh, considerate che questa foto è stata scattata alle 22.20.


Alla fine la faccia di Ilana, piena di incontenibile gioia, è il miglior riassunto del nostro weekend nordico :)



E, se mi avete seguito fin qui, come bonus track vi appiccico anche due foto carine che ho fatto in quei luoghi. Della prima vado particolarmente fiero :)


5 commenti:

  1. bei luoghi... a guardare le foto ispirano pace e tranquillita'.

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  2. Jøeteburi? Jøeteburi?
    Questa cosa, a parte i norvegesi, non la sapeva nessuno nel resto del mondo. Che posti, Matteo. Che aria. Che luce. Che invidia :)

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  3. Ehi, se parliamo di invidia, nessuno è secondo a me nell'invidiare Matteo. ;)
    Chiedetelo a lui, tutto il giorno su Skype a rosicare per qualsiasi cosa faccia, per ogni bagliore di civiltà che là scalda e qui non arriva manco a pregare, per la pace, la tranquillità, l'efficienza, per i panorami che posta qui sopra e che mirabilmente descrive con l'occhio dell'italiano in fuga suo malgrado.
    Ma un giorno, se mi comporto bene, lo so, rinascerò come Matteo. In una casetta di legno a Fulltofta, con vista sul lago di Östra.
    Farò colazione con aringhe e marmellata di ribes sul mio tavolo Ikea Liatorp, e leggerò i vostri blog italiani scuotendo la tesat e commiserandovi.
    Un giorno.

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  4. Sto ridendo sotto i baffi... grande post!
    Ma povera Ilana, attaccata dai gabbiani!

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  5. Ahahaha! La Fortress!
    Grazie per aver fatto viaggiare anche noi con le tue parole!
    Come sempre, questi post sono graditissimi.

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