domenica 10 maggio 2009

Un mezzo non dimenticato

Andare in bici a Roma è un'ipotesi terrificante. Mi fanno ridere quelli che raggiungono il Polo Nord saltando sulle chiappe. Provassero a fare 5 metri in Mountain bike a Montesacro e ad uscirne possibilmente vivi. Quella sarebbe una vera impresa, degna dei titoli a nove colonne. I guidatori d'auto (me compreso) non portano rispetto, le piste ciclabili sono inesistenti se va bene, se no sono disastrate al punto dal far rischiare la pelle. Le strade sono di proprietà delle buche e dei SUV. Se poi anche tutte le condizioni d'asfalto fossero perfette, il fatto che la Capitale sia costruita su (ben più di) 7 colli di certo non facilita l'uso delle due ruote, almeno per chi può vantare un peso importante.
Non ci credete? Pensate che esageri come al solito? Allora ecco un esempio. Guardate che bella ciclabile romana:

© Tram, mensile d'informazione gratuito

Qui è, come spesso accade almeno per i servizi, tutta un'altra storia.
Le piste ciclabili non sono delle strisce di cemento ricavate sui marciapiedi in cui bisogna attrezzarsi per affrontare le gimcane tra pali della luce e cartelloni pubblicitari. Non sono dei fastidiosi cunicoli umidi sotto ponti macilenti. Non sono nemmeno 20 metri perfetti di pavimentazione buona per fare foto da inagurazione che tanto fanno contenti i politici.
Le piste ciclabili sono vere e proprie strade dedicate alle due ruote, che spesso affiancano le strade principali per autoveicoli, ma che molto sovente prendono vie proprie, con tornanti realizzati appositamente per indirizzarle fuori dal traffico e che attraversano splendidi paesaggi, parchi e città garantendo una grande sicurezza.
Vedere per credere:


Bisogna sottolineare che Lund non è piatta, ma si sviluppa tutta in un lieve saliscendi, tanto che ci si trova spesso in falsopiano. Andare in bicicletta rimane quindi sempre faticoso, eccome, ma la fatica è più gestibile se le vie sono così, con pavimentazione perfetta e aria pulita e se, addirittura, si hanno dei semafori dedicati!

Come dicevo, i servizi sulle cose di pubblico interesse qui in Svezia sono sempre veramente puntuali e precisi. Qui potete vedere una parte di mappa delle piste ciclabili, da cui se ne evince l'incredibile quantità (per la qualità garantisco io).


E se poi sfortunatamente vi si dovesse sgonfiare una gomma, non è raro trovare postazioni di gonfiaggio come queste, nelle piazze o anche per le normali vie.


Bene, i miei post diventano uno più faticoso dell'altro. Ma presto conto di tornare a raccontare mirabolanti imprese gastronomiche :D

11 commenti:

  1. nooo stupendooo! immagino che lì tutti abbiano almeno una biciclette..e soprattutto non rischiano di essere ammazzati...coem succede qui..bellissime foto!

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  2. Sì, purtroppo il tasso di furti di biciclette è altissimo, rovescio della medaglia di questa bellissima organizzazione ciclistica...

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  3. "[...] il fatto che la Capitale sia costruita su (ben più di) 7 colli di certo non facilità l'uso delle due ruote [...]"

    da te proprio non me lo sarei aspettato un errore così grossolano... XD

    Comunque non c'è che dire, quando si emigra ci si trova sempre di fronte ad argomentazioni valide per l'averlo fatto.


    Ps: cambia il profilo, ormai son ben più di 24 ore che sei a Lund!

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  4. Giusto, pongo rimedio all'errore. Quando scrivo cambio frasi molto sovente, così restano dei rimasugli inavvertiti :D

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  5. Quasi come a Cambridge a noi manca solo il gonfia gomme. E devo dire sono molto invidiosa:)

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  6. che billu
    dovrei venire a trovarti con la mia bici a pois!!!

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  7. qui a varese se vuoi c'è la pista ciclabile che che gira tutto il lago :)

    che non serve a una mazza in termini di mobilità, però fa bello! ^o^

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  8. Verrò a Varese, che poi lì dev'essere bellissimo. Oggi è giustappunto uscita la notizia che la bici è il mezzo di trasporto più pericoloso...

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  9. :O

    Se non fosse per il clima freddo mi traferirei subito in questa nazione fantastica. ^___^

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  10. Beh come avrai visto non è che sia tutto rose e fiori, anche il cibo ha la sua importanza. Però certo, finora nostalgia dell'Italia 0 :)

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